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ISTANBUL: magie tra due continenti

La Moscea Blu affacciata sul BosforoQuest’anno la Capitale Europea della cultura avrà il profumo dell’O­riente.
Per tutto il 2010 sarà infatti Istanbul la vetrina del meglio della cultura del Vecchio continente e il labo­ratorio di dialogo tra l’Europa e il resto del mondo. Un compito che la leggendaria Bisanzio si prepara a svolgere rinnovandosi nell’ar­chitettura e nell’assetto urbano, ridando nuova vita alla sua eredi­tà culturale e promuovendo quasi 500 appuntamenti fra concerti, mostre, rappresentazioni teatra­li, balletti, laboratori di fotografia e di arte contemporanea. Istan­bul si trasforma così nella città dei quattro elementi che, secon­do gli antichi filosofi, hanno for­mato l’universo: terra, acqua, aria e fuoco.

Una “bellissima armonia” che ha caratterizzato la storia della città sul Bosforo, che è stata ed è an­cora punto di incontro tra Oriente e Occidente, luogo di contamina­zione tra culture, religioni, saperi e sapori. Un posto unico al mon­do, piacevole da visitare, resa ancora più accogliente dalle numerose inizia­tive culturali che Istanbul offre quest’anno al turista. La città turca è la sola al mondo ad essere costruita nel punto di incontro tra due continenti e non solo la sua storia, ma anche le sue strade, i suoi edifici e le sue usanze sono frutto di un mix elegante e, allo stesso tempo, sobrio di tradizioni passate e presenti.
La visita diventa così l’occasione per lasciarsi ammaliare dai tra­monti sul Bosforo, aggirarsi estasiati dalla ricchezza esposta nelle sale del Topkapi – l’ex palazzo dei sultani – o dai mosaici della maestosa Basilica di Santa Sofia, espressione più alta dell’arte bizantina, frequentata dai fedeli cristiani prima e musulmani poi e, infine, trasformata in museo nel 1934.
E proprio nei pressi di Santa Sofia si trova il gioiello della Istanbul sotterranea: la Verebatan Sarayi, la Cisterna-Basilica bizantina costruita da Giustiniano nel 532. Originalmente contava 336 colonne e ancora adesso si presenta come un luogo affascinante e misterioso, nel quale sono stati girati numerosi film.
Tra i tanti edifici religiosi bisogna assolutamente visitare la mitica Moschea Blu, costruita tra il 1609 e il 1616 e rivestita all’interno da 20.000 piastrelle di vari colori, tra i quali predominano il verde, il turchese e soprattutto il blu. La moschea più grande della città, e forse la più bella, è Suleymaniye Camii, eretta da Solimano il Magnifico nei pressi del Grande Bazaar, un gigantesco labirinto di strade lungo le quali si affacciano migliaia di negozi. Il cuore del bazar è formato dal più grande mercato coperto del mondo, che ancora si snoda lungo l’originario impianto tracciato da Maometto II. Un luogo da visitare senza fretta, facendosi incantare dall’arte della trattativa commerciale, dal caos di colori, odori e suoni che avvolge piacevolmente il visitatore. Le botteghe vendono praticamente di tutto, dai souvenir ai prodotti alimentari, dai moderni computer ai mobili in legno, e la contrattazione è più di un obbligo: qui diventa un rito al quale, tra un bicchiere di tè nero e un sorso di limonata, non ci si può assolutamente sottrarre.

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