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Vicenza, un gioliello d’architettura

Palazzo ChieticatiIl secolo d’oro di Vicenza fu il Cinquecento, quando vennero edificati palazzi e monumenti, opera del grande architetto Andrea Palladio e dei suoi discepoli.
Oggi i 39 edifici religiosi, civili, pubblici e privati di quel periodo sono patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

CITTA’ DI PALLADIO – le ville
Incantarono anche Goethe. Il poeta tedesco durante il suo viaggio in Italia a fine ‘700 si fermò a Vicenza e scrisse: Soltanto avendo davanti agli occhi questi monumenti se ne può comprendere il loro grande valore… Forse mai l’arte architettonica ha raggiunto un tal grado di magnificenza.
La visita può cominciare dall’ultima opera di Palladio (1580), il Teatro Olimpico, completato dopo la sua morte, per proseguire con la Basilica Palladiana e Palazzo Chiericati, un edificio unico, simile a una villa di campagna, ma in pieno centro, che ospita la più importante pinacoteca cittadina.
Per visitare i vari monumenti conviene acquistare la Palladio card, 10 euro per 10 giorni, con ingresso gratuito a 5 edifici palladiani e tariffa ridotta ad altri siti inclusi nella card.

IL SACRO E LE ICONE in collinaIl santuario della Madonna di Monte Berico, costruito nel ‘400 dopo un’apparizione, si staglia in vetta al colle che sovrasta la città.
Giungervi è facile, in auto dista pochi minuti dal centro, a piedi è una breve passaggiata, accompagnata da una lunga serie di portici.
Chi invece arriva da est può salire una pittoresca scalinata di 192 gradini che inizia dal piazzale Fraccon, con il palladiano arco trionfale.
In centro, il Museo Diocesano di Vicenza, inaugurato nel 2005 in alcune sale del Palazzo Vescovile, racconta la storia della Chiesa locale dalle origini al XIX secolo, attraverso opere d’arte sacra, oreficeria e arredo liturgico. Palazzo Leoni Montanari espone 130 preziose icone russe, presentate seguendo un itinerario storico che va dal XIII al XIX secolo.

COSA SI MANGIA – il tipico baccalà
Il territorio vicentino offre numerose prelibatezze: le ciliegie di Marostica, gli asparagi bianchi del Bassanese, le uve e le olive impiegate nella produzione di ottimini vini, acqueviti e oli di qualità. Senza contare il salume veneto per eccellenza, la soppressa DOP, il prosciutto berico-euganeo, la carne d’oca sotto grasso e il celebre formaggio Asiago nelle diverse stagionature. A cui si aggiunge il piatto tipico di Vicenza, il baccalà: merluzzo essiccato che, direttamente dalle isole Lofoten, finisce sui piatti dei vicentini insieme alla polenta.

DOVE DORMIRE – le offerte

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