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I vostri viaggi

E d’incanto l’Islam

Riascolto le grida di quei bambini che giocavano tra le casupole a piedi scalzi;  rivedo quella stessa luce, forte, quasi accecante che riscalda le tiepidi voci e i fugaci sguardi, in un Islam poche volte raccontato.  Sento l’odore di aromi speziati e il pudore di donne dal viso velato che accennano ad antiche leggende di luoghi incantati.                                                                                                                                   Case bianche e terra dorata, la luna era piena.
E per la prima volta, mi resi conto che avevo cominciato il mio viaggio proprio con la luna piena, ed era già passato un mese.

La luna allora mi sembrò più luminosa del solito e la stessa notte era semplicemente l’immagine del giorno riflessa in uno specchio d’argento. Mangiai e bevvi, fumai e scrissi; niente mi sembrò mai più bello.

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I vostri viaggi

In risalita verso nord

I lunghi chilometri che separano Baquedano da Arica si snodano fra salite e discese continue che portano da aridi altopiani a vallate sul cui fondo si intravede un filo d’acqua, appena sufficiente a dar vita a rachitici alberelli intorno alle sue sponde. Sembra lo scenario di un dramma moderno. Non che manchi di bellezza, ma la sua è una bellezza rarefatta, imponente e glaciale.

Mi trovo in Cile, a ridosso del deserto di Atacama, il più secco del mondo, nella terra di Pablo Neruda, lungo una strada che serpeggia tra la grande Cordigliera e l’oceano Pacifico. A bordo della mia vecchia Triumph Tiger 100 tento la risalita verso nord, ripensando ai 2100 km già percorsi ma ansimante di poter intraprendere il cammino degli inca, immergermi nella realtà di Cuzco e nell’eterna Machu Picchu. Ogni altro problema che non riguardi la mia impresa mi sfugge in questo momento, vedo solo la polvere della strada e la mia moto a divorare km nella fuga verso nord. E’ questo il viaggio che non ho mai fatto.