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Calabria: arte, storia e natura

Oltre ai 700 chilometri di coste, scopriamo le tante sorprese di questa regione: dai graffiti del Romito ai resti della colonizzazione greca, dai borghi medioevali alle riserve naturali.

Tanti la conoscono per gli oltre 700 chilometri di spiagge dorate e insenature rocciose. Ma la Calabria non limita la sua offerta turistica alle vacanze marine estive. Con i primi tepori di primavera svela al visitatore attento la seduzione dei numerosi scavi archeologici, il fascino tranquillo delle città d’arte è l’aspra bellezza dei numerosi parchi nazionali e regionali.
Questa è una terra con diecimila anni di storia, come testimoniano i graffiti rinvenuti nella grotta del Romito a Papasidero, nel Pollino in provincia di Cosenza, e i ritrova menti di selci e fossili nelle Grotte di Scalea. Una terra che ha visto la colonizzazione greca lasciare segni importantissimi di cul¬tura e civiltà, che ancora si ritrovano negli scavi archeologici delle antiche città di Hipponion, Locri, Kaulon, Kroton, Sibarys e Rhegion. O che stupiscono il turista per il loro fascino, come gli imperdibili resti del tempio di Hera Lacinia, sul promontorio Lacinio nei pressi di Crotone. Una terra che ha visto passare Saraceni, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi che disseminarono le coste e le principali località dell’entroterra di fortificazioni, castelli e torri di avvistamento. Le più belle da visitare sono il cinquecentesco castello di Santa Severina, eretto dai Normanni sui resti di un’antica fortezza bizantina; il castello di Carlo V a Crotone; la nota fortificazione di La Castella, costruita su di un isolotto nei pressi di Isola di Capo Rizzuto, tanto da farne uno dei simboli più noti della Calabria turistica; il grandioso castello di Gerace e la famosissima rocca di Scilla, eretta a protezione del porto e delle due baie.
Ma la storia non ci ha solo consegnato scavi archeologici o fortezze. La Calabria è costellata di piccole e grandi città d’arte, nelle quali è piacevole passeggiare per visitare chiese, palazzi signorili ed angoli suggestivi. Cittadine come Altomonte, circondata dalla maestosa corona dei monti del Pollino, appartenente all’associazione dei Borghi più Belli d’Italia e, con i suoi gioielli architettonici del ‘300, una delle città d’arte più interessanti di tutta la Calabria. O come Rossano, situata nella parte orientale della Piana di Sibari, la cui storia è legata alle vicende del X secolo a.C. quando la città fu presa dai bizantini che la fecero capitale dei possedimenti in Italia. Il borgo medievale di San Giovanni in Fiore, sorto tra le montagne della Sila dopo il 1200 intorno al monastero dell’ordine florense, conserva invece una forte connotazione rinascimentale, mentre a Stilo si ammira il gioiello architettonico bizantino di maggior rilievo di tutta la Calabria: la piccola chiesetta Cattolica, risalente al IX° secolo.
Anche le aree naturali regalano piacevoli emozioni ai visitatori. La regione vanta ben tre parchi nazionali: la Sila, il Pollino e l’Aspromonte. Il Parco Nazionale della Sila protegge alcune fra le zone più suggestive e selvagge della Calabria, con vaste e splendide foreste, distese su dolci altopiani, con panorami che spaziano dall’Etna, alle assolate marine dello Jonio e sul mare Tirreno.
Il Parco Nazionale del Pollino, una tra le più grandi aree protette italiane, occupa un territorio in gran parte incontaminato, che custodisce endemismi rari ed eccezionali come il pino loricato, l’aquila reale e il capriolo. La zona è ricca di feste e tradizioni popolari e ospita minoranze etnico-linguistiche di origine albanese. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte comprende le vette del Massiccio dell’Aspromonte, i grandi boschi che ne occupano le falde, gli insediamenti rupestri nei pressi di Natile e gli incantevoli piani di Zervò e di Zomaro.

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