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I vostri viaggi

Alta Murgia: le chicche da non perdere

Una voragine da urlo
Il Pulo di Altamura è una tappa obbligatoria per chi visita questa zona. Si tratta di una profonda voragine che, insieme alla due doline carsiche che caratterizzano lo scenario, è considerata da tutti una meraviglia naturale con i suoi 500 m di diametro. Le doline sono conche chiuse tipiche delle zone carsiche di superficie formatasi in seguito alla dissoluzione del carbonato di calcio costituente le rocce.

Cantina-museo
Risalente al 1500 e riaperta dopo 60 anni di inattività, “La Cantina Frrud-Museo del vino” riporta alla luce i tesori della tradizione vinicola Altamurana. Situata alle spalle della Cattedrale di Altamura, è uno dei più antichi siti del centro storico.
La visita guidata può essere accompagnata da una degustazione
di vini in grotta e prodotti locali di qualità.
Via Solofrano 18, Altamura BA, www.lacantinafrrud.it

Una città sotterranea
Gravina Sotterranea è una tappa obbligatoria per chi decide di visitare la città murgiana: lo spettacolare reticolo sotterraneo è un raro patrimonio di grande ingegneria rupestre. Si può fare il percorso completo in circa 2 ore, ma esiste anche un ottimo tour ridotto di 45 minuti.
Associazione Gravina Sotterranea, via Meucci 10, Gravina in Puglia (Ba),
info: www.gravinasotterranea.it

Il museo della Cola Cola
Vincenzo e Beniamino Loglisci sono gli ultimi “cocciari” che producono gli antichi ed elaborati fischietti detti “cola cola”, dal suono bitonale emesso dallo strumento quando viene soffiato. Galli, lumache, tartarughe, ma anche campanelle: i fischietti vengono plasmati con le dita nella creta, estratta localmente e trattata dagli stessi fratelli Loglisci.
Il laboratorio-museo è situato in un castello del 1200 sull’orlo di un burrone profondo, a Gravina in Puglia, in piazza Benedetto XIII, 24. museodellacolacola.weebly.com

Realtà e finzione
Castel del Monte ha attratto numerosi registi. Nel 1964 Pier Paolo Pasolini lo sceglie come set del Vangelo secondo Matteo. In una scena vengono serviti grandi pani di Altamura: ebbene sì, c’erano già ai tempi di Gesù. Il castello entra anche nei set di Allonsanfan (Paolo e Vittorio Taviani, 1976), del Nome della rosa (Jean-Jacques Annaud, 1986), Il racconto dei racconti (Matteo Garrone, 2015) e King Arthur – Il potere della spada (Guy Ritchie, 2017).
La fortezza, tipico esempio di architettura del medioevo, è patrimonio dell’Unesco dal 1996.
www.casteldelmonte.beniculturali.it

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Luoghi

Tra Bianco e Blu, in Puglia

Si dice che in Puglia ci sia una luce cinematografica, tutta naturale.
Una luce forte, intensa, quasi abbacinante, accentuata dal candore delle mura delle abitazioni come a Cisternino e Ostuni.

Sentirsi a casa in Puglia, accolti sin da subito, a tavola con sconosciuti che hanno intenzione di saziarti in una volta sola per l’intera settimana, apprezzi, degusti e cerchi di trovare spazio nel tuo ventre per quell’abbondanza gustosa, tra focacce con i pomodorini, cavatelli, orecchiette, pucce, gnumareddhi, cacio ricotta, caciocavallo, pane (come quello Dop di Altamura), panzerotti e tanto altro.
Gironzolando su di una bici presa in prestito, ti ritrovi in campagna a scorgere coltivazioni di olive e uva, sia da tavola che da vino.

Poi è la volta del mare che regala spiagge bianchissime e acqua cristallina.
Da non perdere S. Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto; Campomarino; per poi intraprendere un insolito tour a Castellaneta, un paesino delle Murge che sorge su di una gravina (una sorta di gola di origine carsica molto profonda anche più di 100 metri, simile ad un canyon), nota per essere la città natale di Rodolfo Valentino, famoso attore protagonista di numerosi film del cinema muto.
Tra meandri e vicoletti è facile trovare persone che vendano i loro prodotti lungo la strada, talvolta anche davanti al portone di casa propria.
Polignano a Mare, nel barese, è un paese molto scenografico, abbarbicato su di uno sperone di roccia a strapiombo sul mare.

A dominare in questa terra sono il bianco delle case, il blu del cielo e del mare in tutte le loro sfumature.
Ad allietare e soggiogare l’olfatto gli odori ed i profumi di buon cibo che aleggiano per le viuzze.

La Valle d’Itria, zona che si divide tra le province di Taranto, Bari e Brindisi, si contraddistingue per la presenza dei trulli, abitazioni in pietra dalla caratteristica forma a cono.
La loro massima concentrazione è ad Alberobello.
Parlavamo di bianco e candore, alle volte accecanti, sarete accecati da Ostuni, la città bianca, appunto.
A meritare anche Cisternino, nominato dall’Anci (Associazione dei comuni italiani) uno dei borghi più belli d’Italia, lasciatevi trasportare dalla curiosità fino a perdervi tra archi, cortili ciechi e scalette.
Un altro borgo tra i più belli d’Italia è Locorotondo, comune particolare per i suoi tetti aguzzi, nel quale si respira un’atmosfera intima tra i vicoli e i numerosissimi balconi fioriti.
Inutile dire che lo spettacolo è garantito, le formazioni di stalattiti e stalagmiti  assumono colori diversissimi, dal verde, all’arancio, al rosa fino al bianco, un vero spettacolo della natura, le Grotte di Castellana.

Mi è capitato sott’occhio un’intervista fatta a Sergio Rubini, che nei suoi film racconta e trae spunto dalla sua Terra, in questi luoghi così “familiari”. Il Sud, a suo dire, ha una grande caratteristica: fa convivere sempre una dimensione antica ed ancestrale con la modernità.

Quest’estate vai in Puglia a ballare, come dice Caparezza, a tuffarti nel mare blu, magari da Ponte Ciolo, nei pressi di S. Maria di Leuca, in Salento, a godere di buon cibo nelle numerose sagre, a rilassarti in una pineta dove filtra il sole, ma poco, a rotolarti nella sabbia bianca, ad abbronzare la tua pelle, a divertirti!
Ci sono tanti Villaggi Vacanza Puglia, se poi siete pronti ad accogliere un consiglio valutate qui gli appartamenti Torre Mozza, in Salento.